venerdì, Dicembre 13, 2024
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Dal declino di Blockbuster, al successo di Netflix: storia di un passaggio di consegne

Negli ultimi anni i servizi in streaming si sono diffusi moltissimo, complice anche l’esplosione del mercato di smartphone e tablet, che permette di godere dei vari contenuti audio e video in mobilità, e in qualsiasi momento. Lo streaming cominciò la sua ascesa di popolarità con la musica, per poi esplodere definitivamente con i film, le serie Tv, lo sport e i concerti.

Le piattaforme assomigliano sempre più a delle immense videoteche virtuali, e sono state in grado di sostituire i videonoleggi come Blockbuster, che fino a non molto tempo fa spopolavano nel mondo. Non ci sarebbe da stupirsi se in un prossimo futuro soppiantassero del tutto la tradizionale Tv a pagamento. Facciamo insieme il punto della situazione.

Da Blockbuster a Netflix, il passo è stato breve

In origine fu Blockbuster. Siamo agli inizi degli anni 2000, e il colosso del videonoleggio spopolava in tutto il mondo. A distanza di pochi anni infatti, erano oltre 9.000 i negozi sparsi in ogni angolo del globo, per un successo planetario diventato di tendenza, e che in poco tempo coinvolse i cinque continenti.

Per molte persone era quasi un appuntamento settimanale fisso quello di ritrovarsi in compagnia a casa di qualcuno dopo essere andati a noleggiare un film da Blockbuster. Ma non sempre i grandi successi, quantomeno quelli commerciali, sono destinati a durare nel tempo, e questo è un tipico esempio.

Una visione prospettica limitata da parte di David Cook, fondatore di Blockbuster, portò il colosso a sottovalutare l’avvento dello streaming. Ma non fu l’unico errore, perché l’allora “neonata” Netflix provò ad acquisire la nota catena di videonoleggi, ma come risposta ricevette un secco rifiuto. Il resto oramai è storia.

Il successo di Netflix correva parallelo alla diffusione della banda larga nel mondo, unico vero limite per questo tipo di servizi in streaming. Ogni “spicchio” di mercato conquistato, corrispondeva a una perdita per Blockbuster, e in pochi anni DVD e VHS diventarono obsoleti. Bastava un computer, e il gioco era fatto.

Le stesse sorti di DVD e VHS sono toccate a Blockbuster, che nel 2014 chiude i battenti, lasciando tra l’altro a “spasso” quasi 90.000 dipendenti. Un crack mondiale per un colosso che appariva quasi invincibile ha lasciato spazio al successo di Netflix, che difficilmente sarà replicabile, ma soprattutto che prosegue la sua inarrestabile crescita.

Film, documentari, serie Tv e sport: non c’è limite allo streaming

Considerando la crescita esponenziale delle piattaforme di streaming, non ci sarebbe da stupirsi se dopo aver spazzato via il videonoleggio, dovessero ripetersi soppiantando anche la “tradizionale” Tv a pagamento. D’altronde non esiste limite ai contenuti fruibili in streaming, e i servizi specializzati in precise nicchie di mercato sono in aumento.

A trascinare il settore troviamo anche e soprattutto lo sport, con il calcio a giocare il ruolo determinante. Dal campionato di serie A, alla finale di Champions League, qualsiasi partita è oramai godibile anche con uno smartphone o un tablet. Molto spesso tra l’altro è possibile acquistare i singoli eventi, un po’ come si faceva una volta in videoteca.

Questo permette di non dover necessariamente sottoscrivere onerosi abbonamenti annuali come molto spesso invece avviene per i canali Tv a pagamento, seppur il fine ultimo sia sempre lo stesso. Lo streaming non ha limiti, se non quelli delle infrastrutture che ne supportano il servizio. L’unico requisito infatti, è avere una connessione veloce.

In realtà c’è anche un secondo limite: le restrizioni geografiche che alcune piattaforme impongono, limitando certi contenuti ad alcuni Paesi, ed escludendone altri. Per aumentare la velocità delle connessioni c’è ben poco da fare se non attendere che le infrastrutture migliorino, ma per le restrizioni la risposta al problema arriva dalle VPN.

La VPN cyberghost permette infatti di creare una rete virtuale privata in grado di garantire anonimato, privacy e sicurezza. Per i servizi in streaming, una VPN fa risultare l’utente connesso da altre parti del mondo rispetto a quella dove si trova realmente, consentendogli di accedere comunque alle piattaforme che adottano restrizioni geografiche.

Attraverso questo “trucchetto”, chiunque può godersi in qualsiasi momento, e ovunque si trovi, i suoi contenuti preferiti. Il futuro nessuno è in grado di prevederlo, ma in questo caso sembra essere ben delineato, e quello che è il tradizionale decoder Tv, sembra essere destinato a fare la stessa fine di VHS e Dvd. E di Blockbuster.

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