lunedì, Aprile 29, 2024
HomeAttualitàIl crollo del Bitcoin: le cause e la disastrosa perdita di valore

Il crollo del Bitcoin: le cause e la disastrosa perdita di valore

Nel 2009, un gruppo anonimo conosciuti con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, inventò una una criptovaluta e un sistema di pagamento valutario internazionale, oggi nota in tutto il mondo con il nome di Bitcoin. Il primo tasso di cambio fu del 5 ottobre 2009 e stabiliva il valore di un dollaro a 1 309,03 BTC. Il Bitcoin raggiunse per la prima volta i mille dollari il 27 novembre 2013. Nuovi record storici sono stati raggiunti il 17 dicembre 2017 raggiungendo il valore di 20 000 dollari per Bitcoin. L’8 febbraio 2021, dopo l’acquisto da parte di Tesla di bitcoin per un miliardo e mezzo di dollari, aumenta il suo valore superando i 69 000 dollari.

Dopo l’avvento di questa moneta sono nate nel mondo tutta una serie di criptovalute, subito ribattezzate AltCoin (Alternative Coin, ovvero monete alternative a quella originale), che si differenziano per alcuni aspetti, e utilizzano un sistema differente dalla blockchain. Negli ultimi anni, il Bitcoin e le altre criptovalute come Ethereum, Ripple ed Eos, hanno goduto di una notevole crescita sia nelle quotazioni, sia in termini di popolarità: un recente sondaggio effettuato da Greyscale Investments ha rivelato infatti che il 26% degli investitori intervistati possiede già Bitcoin e il 59% sarebbe interessato ad investire in Criptovalute.

A partire dal 2021, il mercato delle criptovalute ha fatto registrare un altro crollo, l’ennesimo degli ultimi mesi. La stessa Bitcoin, la moneta simbolo di questo settore, ha fatto registrare un grosso tonfo, scendendo sotto ai 20.000 dollari. Considerando che a novembre 2021 era a quasi 60.000 dollari, si tratta di una situazione davvero critica. Scendendo a 19.943 dollari, il Bitcoin è sostanzialmente tornato ai livelli del 2020 bruciando tutto il valore accumulato negli ultimi anni.

Secondo quanto riferisce Fanpage, ciò è dovuto per le attività delle tre maggiori Banche Centrali al mondo (Fed, Bce, Boe) che, guidate dalla Federal Reserve hanno alzato i tassi di interesse nel tentativo di abbattere l’inflazione, arrivata ormai a livelli record e principale conseguenza del conflitto in Ucraina. A pesare sicuramente, anche l’annuncio della Banca centrale europea di voler aumentare i tassi di interesse per combattere l’inflazione.

Non sono pochi gli investitori che preferiscono liquidare le loro fortune detenute nei wallet (termine proprio del settore che significa letteralmente “portafogli”) per posizionarsi su titoli meno rischiosi come i titoli di stato. Infatti una grande questione che torna ciclicamente alla ribalta ogni volta che una criptovaluta perde valore è la mancanza di una regolamentazione del mercato.

 

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE...

ULTIMISSIME