Sembra proprio così, la tanto decantata democrazia parlamentare non sta riuscendo nel suo compito, ovvero assicurare la governabilità al paese. Sono anni che gli italiani si lamentano, stufi di una politica lenta, troppo lenta. Per qualsiasi cosa che si deve emanare i tempi sono lunghissimi, le camere ci mettono tempo e spesso non sono d’accordo, per non parlare dei centinaia di emendamenti che vengono presentati. Abbiamo due camere numerosissime, ben 630 deputati e 315 senatori, ma ne abbiamo cosi bisogno? Io credo di no, sono troppi! In un mondo globalizzato e interconnesso ci sono sempre numerose novità da apportare al nostro ordinamento giuridico, ma noi siamo lenti per approvare qualsiasi cosa. Dovremmo essere veloci per stare al passo con i tempi, ma non ci riusciamo, affoghiamo negli emendamenti e nei dibattiti. Bisognerebbe snellire il numero di rappresentati, ma soprattutto rendere più veloce l’emanazione di una legge. I governi di coalizione, come abbiamo notato con Prodi e Berlusconi, non durano, c’è sempre qualche partitino che si tira indietro, facendo cadere la maggioranza ma soprattutto mandando per l’ennesima volta il paese allo sbando. Bisogna farsi venire nuove idee, per esempio, si potrebbe copiare il sistema elettorale Francese a doppio turno, proprio per cercare di creare una maggioranza più forte. Per ritornare al discorso di prima, naturalmente con un taglio dei parlamentari si ridurrebbero pure i costi di gestione (auto blu, pensioni, pasti), lo stato andrebbe a risparmiare ingenti somme di denaro (nostro tra l’altro) per poterlo utilizzare nella spesa pubblica . Ma purtroppo sarà difficile ottenere una cosa del genere, anzi vedremo ancora di più tagli all’istruzione e alla sanità. Giustamente un paese di malati e ignoranti è più facile da gestire. Gli italiani stanno perdendo la fiducia nella politica, lo si nota dai bruschi cali di elettori nelle ultime elezioni e se si continuerà così le cose peggioreranno ancora.