martedì, Marzo 19, 2024
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Rischio di una seconda ondata epidemica, parlano gli esperti

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Tra aperitivi e movida generale, il rischio di una seconda ondata epidemica è una realtà assolutamente da non sottovalutare. Gli esperti infatti sono molto preoccupati.

PROBABILITÀ DI UN NUOVO LOCKDOWN – Ragazzi essenzialmente giovani seduti ai tavolini dei bar senza protezione alcuna, né tantomeno distanziati o rispettosi delle regole sanitarie contro il COVID-19. Sono questi gli atteggiamenti che inquietano particolarmente lo Stato, al punto di temere un nuovo lockdown a giugno, più vicino di quanto si pensi quindi se la situazione non viene gestita propriamente.

La fase 2 ha segnato il lento riavvio di molte attività lavorative, condannate prima di allora a rimanere chiuse al pubblico come ai dipendenti. Un ritorno progressivo alla vita quotidiana aiutato dalle diverse precauzioni che ogni cittadino deve seguire. Mascherina, guanti, distanziamento sociale di 1 metro, regole semplici. Eppure, per qualche strana ragione, non sembrano essere percepite da molti italiani. Soprattutto giovani appunto, per i quali tutto è risolto come se la quarantena e il pericolo non incombesse più. Ma non è così.

L’OPINIONE DEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO – Il rischio di una seconda ondata di contagi, in particolare proveniente dal sud, preoccupa altamente il Comitato tecnico scientifico. I membri temono una prossima quarantena, un lockdown imposto nuovamente ai cittadini motivato da una forte necessità. Una situazione simile a quanto successo nella capitale della Corea del sud, Seul, dove in seguito ad una riapertura generale il virus si è notevolmente propagato.

Le conseguenze di tali atti incoscienti arriveranno tra 14 giorni circa. Dopodiché, in funzione dei dati, una decisione dovrà essere presa, richiudere tutto oppure no.