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Sotto accusa otto persone per la morte di Diego Armando Maradona: anche il medico Luque

È ancora aperta la vicenda che ha portato alla morte di Diego Armando Maradona. Dall’Argentina è arrivata la notizia che ci sono ben 8 indagati che andranno a processo e rischiano un provvedimento di reclusione che può estendersi fino ai 25 anni.

Il pubblico ministero argentino ha accusato il neurochirurgo Luque e altri sette operatori sanitari che sono stati coinvolti nella vicenda Marona a pene che oscillano dai 5 ai 25 anni di carcere. È stata dunque formalizzata l’accusa contro i medici che sono incolpati di comportamento negligente.

Diego Armando Maradona è morto il 25 novembre del 2020 in seguito a un arresto cardiaco e a un edema polmonare: secondo le accuse dei PM i medici che l’hanno seguito non avrebbero fatto tutto il possibile per salvarlo. Oltre a Luque, sono indagati anche la psichiatra Augustina Cosachov, la responsabile della società assicuratrice Nancy Forlini, il coordinatore sanitario Mariano Perroni e alcuni infermieri tra cui Ricardo Almirón e Dahiana Madrid.

Secondo quanto si legge nell’accusa: “Gli imputati hanno agito in modo negligente e sconsiderato, incrementando di conseguenza i rischi per il paziente fino a determinare un fatale sviluppo che si sarebbe potuto evitare e in ogni caso in modo contrario rispetto alle indicazioni e al protocollo previsto e indicato”.

Nelle 29 pagine di fascicolo, si parla anche di gravi responsabilità in quanto gli imputati avrebbero infranto ogni dovere nell’esercizio delle loro funzioni, mettendo in atto comportamenti dannosi e letali per la salute del paziente. Adesso bisognerà attendere la data del processo.

Walter Molino
Walter Molino
Laureato in Mediazione Linguistica e Culturale (Spagnolo, Portoghese e Catalano) all'Università degli Studi di Napoli "L'Orientale", appassionato di calcio e basket.
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